Il secondo, tragico Antorus.

ARGUS, 4 aprile 2018

Nonostante una formazione fortemente rimaneggiata, come l’avrebbe definita Sandro Piccinini, nove eroiche taniche di letame (più un poveraccio invitato a caso) si presentarono alle porte del Trono Infuocato. Superato in scioltezza il poco accogliente Garothi, venne il turno dei beffardi canidi di Sargeras: anch’essi sconfitti senza grossi patemi.

Tronfi per l’incoraggiante partenza, i luridi Pezzi di Nerd giunsero innanzi all’Alto Comando degli Antoran. Durante l’ardua battaglia, i tank switch furono più problematici del previsto e i dps si rivelarono efficaci come un rimedio omeopatico. Gli interrupt, questi sconosciuti, furono eseguiti una volta su un milione da qualcuno che aveva scoperto per caso quello strano bottone.

Nonostante l’eroico sacrificio degli healer, costretti a rischiare il tunnel carpale nel vano tentativo di strappare a una morte certa l’imbarazzante ciarpame umano da cui erano circondati,  gli incauti gildani furono annichiliti, liofilizzati, ridotti a un impalpabile accumulo di batteri fecali.

Nel tentativo di dare comunque un senso all’impegno profuso, i nostri beneamini decisero di provar la via di Eonar, la Protettrice di tutte le vite tranne che della propria. In palese inferiorità numerica e col morale sotto i tacchi a spillo da battona, nulla poterono i Pezzi di Nerd nell’arginare le orde di malintenzionati demoni.

Con le pive nel sacco, tumefatti nell’animo ancor più che nel retto, i Pezzi di Nerd fecero quindi ritorno su Azeroth.

Morale della favola:
– l’assenza del nostro amato main tank si fa sentire;
– abbiamo un dps ridicolo;
– i nostri healer sono i migliori (anche se Garegno resta un pezzo di merda).

Alla prossima avventura!